Il Custode si convinse che tale magnifico dono fosse un’ammissione di colpa, un pegno di pace dei suoi creatori, e l’invincibile mostro indossò quella pregevole opera d’arte con orgoglio. Perfetta calzava al poderoso fisico compiacendone il rude gusto guerriero. I suoi ruggiti gaudenti si udirono oltre ogni mare e sopra le nubi tra le stelle tremule del cielo, poiché tutto pareva decretare la supremazia di uno solo.